Immancabile ingrediente base per i piatti della cucina indiana, viene indicato anche con il nome di Masala. Il curry viene molto apprezzato anche in Occidente per le sue caratteristiche versatili e la capacità di adattarsi sia a piatti piccanti e salati sia a preparazioni dal gusto più delicato. Una curiosità, che forse non tutti sanno, è che il curry non è una spezia, bensì una miscela di spezie che vengono prima pestate in mortaio e poi tostate in una speciale padella.
Il suo grado di piccantezza varia secondo la tipologia delle spezie scelte. La spezia principale è la curcuma, seguita poi dal cumino, cardamomo oppure coriandolo. C’è poi chi lo addolcisce con cannella, chiodi di garofano e noce moscata, e chi lo rende più piccante grazie allo zenzero, il pepe nero (che va sempre aggiunto in un curry di un certo livello) o il peperoncino. Altri ingredienti che possono essere aggiunti sono l’anice e il fieno greco, ma anche aglio, alloro, timo, finocchio, etc.
Se si ama un curry più dolce meglio scegliere un “curry mild”, mentre se lo si preferisce speziato e piccante, addirittura piccantissimo, proprio come il nostro curry di Madras, allora si può scegliere il “curry sweet”. Il curry di Madras è adatto per carni compatte come il pollo, o pesci al forno e alla griglia. Si presta bene anche per condire il riso e, perché no, anche per insaporire il solito minestrone!
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