Tra i nostri amati superfood, utili a farci stare bene ogni giorno, lo zenzero occupa un posto privilegiato. Si tratta infatti di una spezia che davvero possiede mille virtù benefiche, e che può essere usata quotidianamente in diversi modi, visto il suo essere versatile.
Così come per la curcuma, la scienza sta studiando gli effetti di questo alimento sull’organismo, in particolare se lo si assume in maniera continuativa.
Ma come bisogna mangiarlo e in quali quantitativi? Vediamo anche quali sono, nello specifico, i suoi benefici.
Lo zenzero (zingiber officinale) è una pianta originaria dell’Estremo Oriente che appartiene alla stessa famiglia botanica del cardamomo.
Le sue virtù risiedono in particolare nel rizoma, che contiene preziosi principi attivi, come oli essenziali, resine e mucillagini. Lo si può consumare sia essiccato (in polvere) che fresco, magari tagliato a fettine sottili o grattugiato in aggiunta alle pietanze, alle insalate e alle bevande (ad esempio il tè).
Esistono grattugie specifiche che rendono più agevole sminuzzare la radice che è dura e fibrosa: l’utensile è bene che abbia una superficie ampia e fori piccoli un manico lungo e antiscivolo. Dopo averlo grattugiato può essere spremuto per separare la parte solida da quella liquida. Molte grattugie da zenzero hanno anche la lama per tagliarlo a fettine sottili.
Il sapore dello zenzero è piccante e pungente, è noto da secoli come uno dei migliori rimedi naturali.
Nella cucina orientale risulta come una delle imprescindibili alimentari: basti pensare che in Giappone le fettine di zenzero sono da sempre presentate nell’accompagnamento ai piatti di sushi e sashimi, in forma agrodolce, succosa e saporita.
Questa spezia ha molto successo anche nella cucina indocinese, dove viene utilizzato per la preparazione di zuppe, salse ed altre pietanze.
In inglese la parola “zenzero” si traduce come “ginger”. Ed è nota la consuetudine anglosassone di creare bevande dissetanti come il “ginger ale” (un aperitivo) o la “ginger beer”, una birra dal sapore aromatico, o ancora il “ginger bread”, pan di zenzero, un pane dolce e speziato consumato soprattutto in periodo natalizio.
C’è infine chi la impiega per delle ottime tisane digestive e chi utilizza lo zenzero sotto forma di canditi, golosi e appetitosi, da gustare in qualsiasi momento della giornata.
Se hai deciso di iniziare ad inserire lo zenzero nella tua alimentazione quotidiana, devi sapere che la sua proprietà più importante riguarda l’attività sull’apparato digerente.
Stimola infatti la digestione ed è perfetto nei casi in cui si è esagerato a tavola e sono presenti sintomi di indigestione. È spesso infatti utilizzato come carminativo (come aiuto cioè per liberarsi dell’eccesso di aria in stomaco ed intestino) e calmante contro la dispepsia e le coliche.
Sono note anche le sue proprietà antiemetiche (contro il vomito) ed anti nausea, oltre che anti diarroiche. Il merito di questi effetti è da ascriversi allo zingerone, principio attivo dello zenzero che sembra combattere anche un potente e pericoloso batterio quale l’Escherichia coli.
Sulle proprietà antinausea occorre però sottolineare come, seppur esse siano state date per certe durante il periodo della gravidanza e contro il mal di mare, non siano ancora state certificate da evidenze scientifiche contro gli attacchi di nausea provocati da chemioterapia.
L’assunzione di zenzero durante la chemioterapia resta comunque uno dei rimedi naturali consigliati anche dai medici.
Questa incredibile spezia ha però in serbo altre sorprese. Antiossidante formidabile (tanto che sembra contribuisca anche alla conservazione dei sapori di alcuni cibi), è perfetto contro l’ossidazione cellulare, dal momento che combatte anche infezioni ed infiammazioni.
Risulta perciò un rimedio d’eccezione anche contro la febbre e per combattere e prevenire i malanni di stagione. Si comporta da booster del sistema immunitario e lo difende dalle aggressioni esterne.
Ancora: abbassa il colesterolo e la glicemia, accelera il metabolismo basale (un aiuto, quindi, per chi segue diete ipocaloriche per la perdita dei chili superflui) e si rivela prezioso anche contro la degenerazione dell’artrite reumatoide e contro certe cardiopatie.
Ora che conosciamo tutte le proprietà benefiche del nostro superfood, dobbiamo anche conoscerne le quantità giuste che ci servono per far funzionare al meglio il nostro corpo.
Di solito si consiglia di consumarne dai 10 ai 30 grammi al giorno in radice fresca, mentre se si preferisce la radice essiccata, basteranno 3-4 grammi di polvere. Può essere utilizzato nei modi che abbiamo visto sopra.
Se non piace il gusto dello zenzero perché troppo piccante, si può ricorrere ad un integratore in compresse o in capsule.
È importante non superare le dosi raccomandate, perché si potrebbero avere degli effetti collaterali. Ciò accade soprattutto a carico dello stomaco (bruciori) e intestino o pelle (eruzioni cutanee).
Esistono infine delle controindicazioni se si stanno assumendo dei medicinali per la cura di specifiche patologie. Poiché lo zenzero stimola la liberazione della bile, non lo si deve assumere se si soffre di calcoli alla cistifellea.
Ad ogni modo, un consiglio valido resta quello di chiedere sempre al medico prima di utilizzare qualsiasi rimedio naturale.
Perfetto. Detto questo manca solo un’ultima risposta ad una domanda che ci si pone, soprattutto quando abbiamo acquistato troppo prodotto. Come si conserva lo zenzero?
Il consiglio che possiamo darti è innanzitutto quello di non abbondare nelle quantità. Visto che di zenzero ne serve poco, è inutile acquistare interi rizomi, ne bastano piccole porzioni. Questo anche in considerazione del fatto che lo zenzero marcisce velocemente, e facilmente perde le sue benefiche proprietà, specie con il caldo.
Se però ormai hai tanto zenzero e non vuoi affatto buttarlo via (anche perché gli sprechi alimentari non sono etici né economici) prendi nota delle seguenti dritte.
Come conservare lo zenzero
Taglia a piccoli pezzi la radice e cerca di creare delle monoporzioni. Ricoprile di carta pellicola, oppure inseriscile in un contenitore adatto e metti in congelatore. Se preferisci, puoi congelare la polpa grattugiata della nostra amata radice. Prendi lo zenzero fresco, grattugialo, e il ricavato lo richiudi in un sacchetto che poi riporrai in congelatore. E se invece adori il succo e l’estratto di zenzero? Nessun problema: una volta ottenuto il succo con l’estrattore, puoi travasarlo in alcune bottigline e congelarlo. I tempi di conservazione in questo caso sono molto lunghi: puoi consumare lo zenzero congelato, in qualsiasi versione, fino ad un anno.
Diciamo invece che utilizzi lo zenzero abitualmente e non hai necessità di conservarlo in freezer. Il frigorifero, in questo caso, è il metodo di conservazione che fa per te. Taglia la radice a pezzi ed avvolgila in una speciale carta assorbente (per intenderci: la carta dei sacchetti del pane o della frutta quando acquisti al dettaglio). Abbi l’accortezza di cambiare spesso la carta, per evitare ogni tipo di umidità che potrebbe far marcire la polpa, e potrai conservare lo zenzero in frigorifero anche per diversi mesi.
In cucina gli elettrodomestici fanno la differenza. In questo blog parliamo di cibo, delle proprietà di ogni alimento, suggeriamo alcune ricette e indichiamo gli elettrodomestici più utili
Mi occupo di marketing e comunicazione digitale dal 2005. Ho gestito molti progetti per diversi clienti e tipologia di business. In questo sito, divulgo informazioni utili sull’alimentazione perché è alla base della nostra qualità di vita.
Impasti più leggeri e digeribili si ottengono con farine alternative al grano.
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Ultimo aggiornamento 2022-06-14 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
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